La Biblioteca "G. D'Addosio" nasce nel 1860, quando, con la soppressione degli ordini monastici, i beni dei Padri Alcantarini e quelli dei Padri Parlotti entrarono in possesso del Comune. Con quei volumi si era potuta formare una vasta biblioteca comunale, che nel 1887 fu riordinata dal maestro Federico Epifania per un compenso di £ 150.
Nel 1963, con il cosiddetto "piano L" il Comune decide di istituire una Biblioteca comunale ex novo. A tale scopo destinò una propria sala, acquistò poltroncine, tavoli, armadi e costituì un fondo libri, con il contributo della Regione Puglia. [ cfr. Gino Pastore, "CAPURSO tra storia e cronaca"].
A poco più di due anni dall'avvio del servizio, grazie ai finanziamenti relativi alla redistribuzione dei fondi residui del progetto Piano d'azione Mediateca 2000 la Bibliomediateca, si è dotata di postazioni multimediali dedicate agli utenti, una sala per le videoproiezioni.
Ad oggi l'esperienza è tale da poter definire quella di Capurso una piccola mediateca a tutti gli effetti.
Presso la bibliomediateca si organizzano inoltre percorsi didattici multimediali, cineforum tematici, laboratori di lettura e di accompagnamento alla scoperta dei nuovi media; si concordano progetti con le scuole del territorio e si programmano eventi culturali di interesse pubblico.
Con l'avvenuto incremento del patrimonio di oltre 4300 testi, si è registrato un significativo aumento delle presenze di utenti, anche di età adulta. E' questo un passaggio estremamente significativo del progressivo radicamento della struttura nel territorio e del successo della politica culturale promossa in sinergia con il Comune di Capurso.
La bibliomediateca si presta anche ad ospitare seminari, incontri con autori (vi si sono svolti una serie di appuntamenti del progetto regionale I Presidi del libro), esposizioni d'arte, nonché manifestazioni conclusive di progetti scolastici e laboratori.